venerdì 8 luglio 2011

Ellis Island: l'isola della speranza

Al giorno d'oggi il termine immigrazione è purtroppo diventato per tanti uno spauracchio.La sensazione colettiva che chi sta bene,non ha bisogno di altro (o altri!) si è tatuata nelle menti pseudopatriotiche di tante persone che popolano il vecchio continente.Eppure mentre sono seduto nell'enorme sala d'attesa del centro d'immigrazione di Ellis Island,dove i cercatori del sogno americano sbarcavano fino all'anno 1954,mi rendo conto che la migrazione fa parte del DNA delle persone.Dai tempi della prestoria la persona è stata viaggiatrice per migliorare la sua esistenza.In fondo non è poi tanto sbagliato affermare che l'evoluzione è figlia delle faticose migrazioni dell'uomo.Il coraggio di salpare su una nave nell'800 e di abbandonare la strada vecchia per quella nuova,potrebbe ogni tanto essere da esempio a tutti quelli abituati a dondolarsi nel loro nido d'oro all'ombra del Sassolungo.

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