venerdì 8 luglio 2011

Poesia

INCROCIO TRA LA 42esima E LA 43esima

Quando il semaforo diventa verde ad un tratto,
e la massa reagisce all'impulso di scatto,
continuando il suo pelegrinaggio verso il suo Bronx elemosinato,
ti imbatti in cento facce carbonizzate
nel loro vagare disperato.
Vedi gli spettri, signori oscuri dell'asfalto,
che nel loro sogno afferrano un invisibile scettro di cobalto.
Occhi che incontri per mezzo secondo,
prima di perderli per sempre con indifferenza.
zombie metropolitani del nuovo mondo
divorati dall'acido della fantascienza.
Anonime anime,ognuno con una storia da raccontare,
ognuno capitano della sua zattera in alto mare.
Una ventiquattrore,una cravatta che strozza,
maratoneti imbevuti di caffè nero
per affrontare la quotidianità rozza
Un'altra mattinata,un'altra alba che si congede dai tombini fumanti,
stringendo la mano ai suoi manichini ambulanti.

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